Alla scoperta dei gruppi LinkedIn per il mercato farmaceutico

    Si è svolto ieri, presso la sede di Digital For Business, l’evento dal titolo “Alla scoperta dei gruppi Linkedin come strumento efficace di marketing e comunicazione nel mercato farmaceutico”.

    Circa una trentina di persone hanno riempito la sala ed hanno reso questo primo incontro sicuramente un momento di apprendimento e confronto sui gruppi di LinkedIn, ma anche, un’importante occasione di networking tra operatori del farmaceutico.

    Apre i lavori Flavio D’Annunziofondatore e CEO di Digital for Business, che introduce brevemente l’azienda e il programma della mattinata.

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    Flavio D’Annunzio, CEO di Digital for Busines

    La parola passa poi a Marco Morandi, Business Operations Manager di Digital for Business che percorre rapidamente i concetti fondanti delle community e dei gruppi e presenta alcuni dati relativi al marketing digitale nel farmaceutico. Il punto di partenza sono i concetti di base del marketing 3.0 che vedono non più il prodotto al centro (marketing tradizionale o 1.0) o il cliente al centro (marketing 2.0), ma il gruppo come elemento portante sia nella fase di definizione dei prodotti (ormai noti gli esempi di co-creazione) che nella fase di sviluppo del marchio.

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    Marco Morandi, Business Operations Manager di Digital for Business

    Nel marketing 3.0 il concetto di brand cambia, passa in secondo piano rispetto ai valori che il marchio stesso riesce ad esprimere, un paio di esempi famosi sono il caso di Nutella e Coca-Cola che eliminano il proprio brand e lo sostituiscono con i nomi dei consumatori senza perdere nessuna efficacia comunicativa.

    La parte finale dell’intervento di Morandi ha mostrato i dati relativi alle spese di marketing nel farmaceutico. I dati che più hanno colpito il pubblico sono stati:

    –          Il 9.2% del fatturato delle aziende farmaceutiche (dati USA) viene reinvestito in spese di marketing, di cui circa il 25% in spese di marketing digitale;

    –          I principali attori impattati da queste spese sono medici e pazienti;

    –          Tra le voci di spesa più importanti emergono lo sviluppo dei contenuti e gli investimenti sui canali social.

    La chiusura viene effettuata sfiorando il tema dell’organizzazione aziendale in relazione all’introduzione di politiche “digital“: da un’indagine del Gartner si scopre che oltre il 50% delle aziende farmaceutiche demanda ad aziende esterne la realizzazione delle proprie strategie digitali.

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    Luigi Caterino, CEO di Inuvance

    È stato poi il turno di Luigi CaterinoFounder e CEO di Inuvance, società leader nello sviluppo, commercializzazione e distribuzione di prodotti nel canale farmaceutico. Caterino apre con una originale posizione di contrasto: “non sono una persona sociale”, “non capisco perché debba collegarmi via Facebook con una persona che non sento da dieci anni. Se non la sento ci sarà un motivo”.

    Una partenza aggressiva, ma che porta ad una conclusione diametralmente opposta che vede, da parte di Inuvance, un investimento in marketing digitale pari al 90% (!) del budget allocato al marketing.

    Facebook è un canale importante per raggiungere alcuni dei target di riferimento (ad esempio il 92% delle mamme cerca informazioni per il proprio bambino in rete), mentre LinkedIn è utilizzato sia per attività di recruitment che per raggiungere persone o gruppi con finalità di business.

    Tra i tanti spunti di riflessione ne sottolineiamo uno: i canali social richiedono di essere presidiati e seguiti, lo sviluppo di relazioni “virtuali” segue dinamiche simili alle relazioni “fisiche” se entrambi gli attori traggono benefici dalla relazione allora quella proseguirà alternativamente andrà a scomparire.

    L’ultimo intervento è stato di Gaetano Falcone, Enterprise Relationship Manager di LinkedIn. La prima parte, è stata un’introduzione su LinkedIn, il quale cresce al ritmo di 2 nuovi utenti al secondo (!). Interessantissima, inoltre,  la parte di analisi sulle popolazioni di professionisti della farmaceutica attualmente presenti in LinkedIn: non li riportiamo tutti, ma ad esempio ci sono 5.600 pediatri, 6.700 nutrizionisti, 20.000 farmacisti, ecc.

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    Gaetano Falcone, Enterprise Relationship Manager di LinkedIn

    Sono poi stati presentati i 3 tipi di Gruppi LinkedIn disponibili: standard, sponsorizzato (Sponsored) e personalizzato (Customized).

    La differenza principale consiste nelle possibili aree di personalizzazione della zona a destra: dove, infatti, si presenta la possibilità di inserire una pubblicità attraverso un banner, come nel caso della versione sponsored, oppure arrivando al massimo livello di adattabilità del gruppo customized dove ci sono ben 5 aree disponibili per la personalizzazione. In pratica quasi tutta la fascia laterale destra e il fondo della pagina.

    Interessante anche la possibilità, nel gruppo customized, di mettere un sondaggio (poll) sul lato destro: la possibilità di inserire sondaggi nei gruppi è sempre presente, ma vengono normalmente trattati come un post e quindi tendono ad uscire dal area di visualizzazione.

    Il Gruppo LinkedIn è stato paragonato da Falcone alla stanza dove fare la festa: sulla base di questa logica bisogna poi pensare ad invitare la gente e sono 3 gli strumenti a supporto: Media, diffusione Virale e website/API.

    L’evento si è chiuso con l’annuncio, da parte di Flavio D’Annunzio, dei prossimi eventi e seminari che si terranno in Digital for Business.

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