Farmacia e medici millennials: come creare un’intesa vincente

    L’intero settore farmaceutico sta attraversando un’era di forti e continui cambiamenti. Già da qualche anno la Digital Transformation aveva cominciato a sparigliare le carte, e la pandemia ha contribuito ad accelerare il processo. A livello comunicativo, poi, il cambiamento è stato altrettanto radicale. Le nuove generazioni utilizzano quotidianamente i canali digitali, e le case farmaceutiche devono agire di conseguenza, riconoscendo il valore che l’integrazione online-offline può apportare al rapporto tra medici e pazienti, specialmente ora che i professionisti si trovano a operare nell’era del Pharma 4.0.

    Cos’è il Pharma 4.0?

    Il termine Pharma 4.0 è stato ideato dall’International Society for Pharmaceutical Engineering, e designa tutto ciò che riguarda le strategie digitali all’interno di un contesto farmaceutico. Specifico del Pharma 4.0 è un approccio olistico, che parte dall’ambito produttivo e include anche i settori di ricerca e sviluppo e della distribuzione. Non solo, ma anche i temi relativi alla qualità, alla sicurezza, al Risk Management fanno parte del concetto.

    Un trend in crescita da anni

    D’altra parte, già nel 2019 l’IQVIA Institute of Human Data Science stimava che entro il 2023 il mercato farmaceutico raggiungerà e supererà gli 1,5 trilioni di dollari a livello mondiale. Il trend è stato spinto negli anni da un aumento considerevole della spesa dedicata al mondo della salute e alla medicina.
    L’innovazione tecnologica può essere di supporto nella riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, perché contribuisce a spostare il fulcro di tale assistenza dall’ospedale al territorio, favorendo così la creazione di modelli innovativi incentrati sul singolo paziente.

    Chi sono i medici millennials?

    Tanto negli studi quanto nei poliambulatori, i giovani medici vivono la loro professione con un approccio radicalmente diverso rispetto alle generazioni precedenti. A cambiare è stato lo stesso rapporto medico-paziente per via delle nuove tecnologie, dai software gestionali ai canali digitali, che aiutano a ridurre le distanze tra individuo e Sanità. Così, i medici millennials, che sanno lavorare in un’ottica multitasking, sono ambiziosi e hanno doti imprenditoriali di spicco. Figli della generazione digitale, questi professionisti possiedono in definitiva maggiore dimestichezza con l’hi-tech applicato al mercato della salute, con ripercussioni positive per gli stessi pazienti. Le nuove tecnologie, infatti, permettono di velocizzare, snellire e perfezionare molti processi, consentendo diagnosi tempestive.

    Come comunicare ai medici millennials

    Essendo nativi digitali, i medici del futuro si aspettano un tipo di comunicazione che sfrutti in maniera sinergica Web, canali social e forum online. Per le aziende farmaceutiche la sfida in questione è legata al saper coinvolgere queste nuove generazioni di professionisti, intercettando le loro richieste di informazioni (come desiderano). Secondo la ricerca The new era of HCP engagement di Reuters Events Pharma in collaborazione con la casa editrice medico-scientifica olandese Elsevier, si prevede un aumento della spesa relativa alla promozione sui canali digitali dal 63% al 78% entro il 2025.

    Informazioni di qualità: ecco cosa chiedono i medici nativi digitali

    Il modo migliore di interagire con i medici millennials è creare contenuti di qualità. Ma bisogna curare anche il modo in cui si veicolano tali contenuti: sta prendendo infatti piede un approccio all’educazione digitale più interattivo, composto da una serie di contenuti micro-learning specifici. Anche la gamification trova terreno fertile nelle preferenze delle nuove generazioni. Di conseguenza, bisogna che le aziende farmaceutiche studino un modo per convogliare i contenuti che coinvolga attivamente gli interlocutori.

    Si può pensare a declinare i contenuti in video-pillole, realizzare webinar specifici, incontri virtuali, così come creare portali in cui trasmettere informazioni cliniche di valore. La ricetta da seguire è la seguente: promuovere un’educazione di qualità attraverso una molteplicità di touchpoint    tra loro connessi, così da garantire un’esperienza di formazione davvero ineguagliabile.

    Omnicanalità: la chiave per una comunicazione vincente

    Inoltre, è di vitale importanza permettere ai medici di accedere alle informazioni richieste da qualunque tipo di canale, dispositivo e in qualsiasi momento. Bisognerà muoversi in un contesto ibrido, dove l’integrazione online-offline permetta ai professionisti della salute di operare al meglio delle proprie possibilità, garantendo risultati efficaci in tempi brevi e dai costi contenuti.

    Nel mondo attuale, è indispensabile ragionare in termini corali, invece di concentrarsi sul singolo touchpoint. Come abbiamo avuto modo di parlarne in un articolo recente, bisogna creare un’esperienza omnicanale per ciascuno dei clienti, utilizzando tutti gli strumenti in proprio possesso. Il percorso di acquisto dev’essere curato nei minimi dettagli, tanto sui canali social quanto sul sito web e all’interno dello spazio fisico.