I chatbot al servizio della tua farmacia
Medicina e tecnologia hanno sempre seguito il medesimo percorso di sviluppo. Negli ultimi anni, la trasformazione digitale ha inevitabilmente rafforzato il loro legame, al punto che pensare il mondo farmaceutico e sanitario al di fuori delle innovazioni hi-tech è pressoché impossibile.
Uno degli strumenti tecnologici che si stanno diffondendo maggiormente in campo pharma è il chatbot. Ampiamente utilizzati nella moda e in campo Retail, questi assistenti virtuali saranno sempre più utilizzati in futuro. Lo conferma uno studio compiuto da Juniper Research, secondo il quale il numero di applicazioni chatbot passerà dai 3.5 miliardi del 2022 ai 9.5 miliardi nel 2026.
I chatbot al servizio della tua farmacia
I chatbot sono algoritmi, programmi concepiti per dare determinate risposte alle richieste online degli utenti. Anche detti assistenti digitali, i chatbot interpretano le domande formulate dagli utenti e forniscono risposte pertinenti e tempestive. Avrai già avuto modo di incontrarne uno durante la navigazione su Internet. Quante volte ti è capitato di entrare in un sito web e, dopo alcuni secondi, notare una tendina con un’icona e una scritta simile a “Sono a tua disposizione per qualsiasi domanda. Clicca sul pulsante”? Dietro quei messaggi c’era proprio un chatbot, un programma basato sull’Intelligenza Artificiale. Proprio come Siri o Alexa.
Il loro avvento si è già rivelato un’opportunità grandiosa per tutto il settore sanitario. Continua a leggere per scoprirne il motivo.
I chatbot? Una risposta ai pazienti di oggi
Prima di spiegare perché dovresti integrare i chatbot all’interno della tua farmacia, vale la pena ricordare che il paziente odierno è consapevole, partecipe, digitalmente preparato e assetato di informazioni. Beninteso, non vuole più essere un mero spettatore passivo, ma essere parte integrante del processo decisionale legato alla sua malattia. In altre parole, vuole essere coinvolto. Prende parte a gruppi e community online perché crede nel valore della condivisione e si aspetta che il rapporto con il medico o il farmacista sia empatico e proattivo.
Perché dovresti utilizzare i chatbot per la tua farmacia
In ambito pharma, l’utilizzo dei chatbot può rivelarsi utile in particolare per una serie di motivi:
Fornisci un’assistenza iniziale a tutti
Mettiamo caso che un paziente desideri ottenere risposte immediate sulla propria salute ma non sia in grado di recarsi in farmacia. Come può fare? Una soluzione iniziale di grande efficacia è dotare il sito web della farmacia di un servizio di chat che possa fornire un’assistenza virtuale su misura.
Aiuti i pazienti a ottenere informazioni puntuali e tempestive
Se un paziente è alla ricerca di informazioni precise in merito a un prodotto o necessita di una risposta tempestiva su una questione che gli preme risolvere, i chatbot possono aiutarlo a soddisfare la sua esigenza nel minor tempo possibile. Siamo abituati da anni al fatto che gli utenti, per informarsi a proposito di qualcosa legato alla propria salute, decidono di rivolgersi a Google prima di recarsi dal medico o dal farmacista. Non sempre, però, le fonti da cui traggono le informazioni sono esaurienti o autorevoli o facili da consultare. Oppure, una volta in farmacia, non sempre i pazienti possono ricevere risposte con la tempestività di cui necessiterebbero. Una soluzione a questo tipo di limiti è data sicuramente dai chatbot. Aggregando infatti in un unico luogo contenuti provenienti da fonti diverse, si ottimizza la gestione delle informazioni, segmentandole per categoria o personalizzandole in base alla scelta del singolo utente.
Contribuisci all’aderenza terapeutica
Un impiego virtuoso dell’assistente virtuale ha a che fare con l’aderenza terapeutica. I chatbot possono infatti essere programmati per aiutare il paziente a seguire la terapia prescritta dal medico. Possono, ad esempio, fornire informazioni sul trattamento da assumere, ricordando quando e come assumerlo, spiegare come somministrare i farmaci, suggerire come affrontare eventuali eventi avversi, avvisare in merito alla data di scadenza o avvertire se la confezione di farmaci stia per esaurirsi.
Perché l’affective computing è cruciale per l’assistenza virtuale
È molto importante che i chatbot siano dotati di una caratteristica nota come “affective computing”, pertinente all’ambito dell’Intelligenza Artificiale. Il termine si riferisce alla capacità, da parte degli strumenti tecnologici, di saper cogliere le sfumature emotive delle persone. Linguisti e programmatori informatici insegnano agli assistenti virtuali il nostro modo di reagire a stimoli esterni, le emozioni che ci guidano e il modo di comportarci.
Grazie ad algoritmi complessi i chatbot possono imitare un vero e proprio dialogo tra esseri umani, permettendo all’utente di parlare in totale libertà di questioni anche personali e delicate sulla propria salute. Non c’è da stupirsi, quindi, se nei prossimi anni tali strumenti diventeranno un punto di riferimento assoluto tanto per la farmacia quanto per l’intera industria della salute.