Pharma-influencer: tra pubblicità e informazione sanitaria

    Il mondo dei social media ha radicalmente trasformato la nostra società in molti modi, uno dei quali è l’emergere degli influencer in vari settori, tra cui il settore farmaceutico. I “pharma-influencer“, come sono spesso chiamati, sono farmacisti che utilizzano le piattaforme di social media per condividere consigli sulla salute, sull’uso dei farmaci, sulla dermocosmesi e sull’integrazione alimentare. Tuttavia, queste attività online, soprattutto quando coinvolgono la sponsorizzazione da parte delle aziende produttrici, possono navigare in un’area grigia della normativa e della deontologia professionale.

    Comprendere il contesto legislativo e deontologico

    Il codice deontologico del farmacista deve sempre ispirare le azioni e le parole dei professionisti, sia offline sia online. Tuttavia, il codice è stato redatto in un periodo in cui i social media erano meno pervasivi, pertanto è necessaria un’interpretazione che consenta di capire cosa i farmacisti possano dire e fare sui social network. Ecco dove entra in gioco l’interpretazione legislativa e deontologica dell’attività dei pharma-influencer.

    La linea sottile tra la sponsorizzazione e l’informazione sanitaria

    Ma un farmacista può esercitare un’attività di sponsorizzazione senza dichiararlo prima all’ordine di appartenenza? La sponsorizzazione può facilmente confondersi con l’attività informativa, soprattutto quando le attività riguardano il farmacista stesso. La questione è molto complessa, dato che confluiscono molteplici disposizioni di natura legislativa e deontologica. Uno degli aspetti chiave da considerare è l’uso dei tag pubblicitari, come #ad o #adv, sui social media. Queste abbreviazioni sono utilizzate per rendere evidente il carattere pubblicitario di un contenuto, ma il problema principale resta il contenuto del messaggio stesso.

    La pubblicità dei prodotti di cosmesi e degli integratori alimentari

    Non si tratta solo di farmaci. Anche la pubblicità di prodotti cosmetici e integratori alimentari è un argomento che necessita di attenzione. I farmacisti hanno l’obbligo deontologico di agire in conformità con il loro ruolo sanitario, nell’interesse della salute del cittadino e dell’immagine professionale del farmacista, anche quando vendono prodotti diversi dai medicinali. Un altro punto da considerare è se sia possibile per i farmacisti mostrare il brand dei prodotti mentre danno consigli sulla salute. Questa pratica può sembrare innocua, ma può prestarsi a serie criticità se interpretata come una forma di raccomandazione indiretta. Nell’era dei social media, i farmacisti, come tutti i professionisti della salute, devono essere molto attenti a come si presentano online.