SANA 2019: le novità sul mercato del biologico in Italia
Si è conclusa ieri la 31esima edizione del SANA – Salone internazionale del Biologico e del Naturale – che si è tenuta a Bologna, come di consueto nello spazio espositivo di BolognaFiere, in collaborazione con AssoBio e FederBio, con i patrocini del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo.
SANA è il punto di riferimento del biologico italiano ponendosi non solo come evento fieristico e business-oriented, ma come luogo di confronto culturale tra operatori del settore provenienti da tutto il mondo sui temi della sostenibilità ambientale, dell’alimentazione e della cosmesi biologica.
I numeri del biologico
Anche quest’anno l’Osservatorio SANA ha presentato i dati di mercato sul biologico in Italia in occasione del primo giorno della manifestazione. Promosso da BolognaFiere e curato da Nomisma con il patrocinio di Federbio e Assobio, l’Osservatorio si pone come lo strumento che propone il monitoraggio dei numeri chiave della filiera biologica, dalla produzione fino alle dimensioni del mercato.
I dati mostrano come il mercato del biologico in Italia abbia raggiunto nel 2018 un valore complessivo di 4.089 mln € registrando un trend del:
- + 5,3% rispetto al 2017
- + 171% rispetto al 2018-2008
A fare la differenza le GDO, ovvero i super e gli ipermercati. Questo canale di distribuzione pesa del 47% rispetto a tutti gli altri, con un +6% di vendite. Seguono i negozi specializzati nel biologico che hanno un peso complessivo del 21% le cui vendite però calano (-2% rispetto all’anno precedente). Infine, le vendite dei food service (ristoranti e bar) e degli altri canali (farmacie, parafarmacie, piccoli esercizi, ecc.) pesano rispettivamente del 15% e del 17% rispetto al valore complessivo del mercato biologico.
Secondo l’elaborazione svolta da ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – su dati Nielsen e diffusa in occasione della 31esima edizione del Sana, la spesa per i prodotti alimentari biologici ha raggiunto una quota del 3% sul valore complessivo dell’agroalimentare. Nei primi sei mesi del 2019 si registra un’ulteriore crescita (+1,5%) e a fine anno, secondo le proiezioni, la quota potrebbe superare il 4% della spesa alimentare totale. La metamorfosi dei consumi italiani a cui stiamo assistendo è resa possibile proprio grazie alla Grande distribuzione organizzata, poiché:
- rende accessibili i prodotti bio proponendo ai consumatori prezzi competitivi;
- ha fatto conoscere il bio a nuove e ampie fasce di consumatori.
In altre parole, in un decennio sono più che triplicati i volumi di prodotti bio che gli italiani mettono nel carrello dei supermercati degli ipermercati grazie alla convenienza per i consumatori rispetto al rapporto qualità-prezzo.
I dati elencati sono coerenti con quelli emersi rispetto alla domanda da parte dei consumatori, definiti acquirenti bio consapevoli. Secondo l’Osservatorio SANA, i “consumer base bio”, ovvero che hanno acquistato prodotti biologici almeno una volta nell’ultimo anno, se nel 2012 erano il 53% oggi sono l’86%. Anche Coldiretti ha presentato un’indagine sul biologico, condotta in collaborazione con Ixè. Lo studio rivela come quasi due italiani su tre acquistano prodotti alimentari biologici regolarmente o occasionalmente, trend che si rafforza costantemente nel tempo.
Per quanto riguarda le esportazioni del Bio made in Italy il valore raggiunto a giugno 2019 è pari a 2.266 mln € con un:
- +10% rispetto al 2018-2017;
- +597% rispetto al 2018-2008.
I numeri di Nomisma mostrano come il principale sbocco per i prodotti bio made in Italy è rappresentato dall’Europa, in particolar modo Francia e Germania. Altri mercati europei rilevanti sono invece la Scandinavia, la Spagna, Paesi est europei e il Belgio. Tra gli extra-europei emergono invece Stati Uniti, Giappone e Cina.
In questo senso, Nomisma ha posto l’attenzione su un dato di estrema rilevanza: oggi l’Italia è al 1° posto in Europa nelle esportazioni di prodotti bio e al 2° posto nel mondo a livello di superfici coltivate (1,9 milioni di ettari).
Convegni, seminari ed eventi collaterali
Quest’anno il SANA ha ospitato 1000 aziende espositrici inaugurando tre nuovi padiglioni dello spazio di BolognaFiere che ad oggi si estende per un totale di 300 mila metri quadri, 60 mila dei quali occupati dall’evento fieristico. La grande affluenza registrata e il numero di adesioni delle aziende espositrici confermano i dati di mercato sulla crescita della domanda da parte dei consumatori di prodotti come integratori cosmetici naturali e prodotti sostenibili. Si tratta di un macro-settore in forte espansione, trend analizzato oltre che dall’Osservatorio SANA, anche da altre entità come SANA Academy che ha invece fatto il punto sul food con un focus tematico dedicato alle intolleranze alimentari, alle allergie e alla celiachia, ma anche agli integratori che contengono ingredienti e le loro interazioni con farmaci ed alimenti. Molto interessante anche la tematica protagonista dell’ultimo incontro sull’impiego di sottoprodotti e scarti della filiera agro-alimentare per lo sviluppo di nuovi prodotti per la salute umana.
Come ogni anno, la pervasività del SANA è corroborata anche dagli eventi collaterali di SANA City che ha proposto appuntamenti dentro e fuori Bologna all’insegna del biologico e della sostenibilità ambientale. Infine, grazie iniziativa organizzata in partnership con BolognaWelcome, il Salone del biologico è stato promosso anche dal challenge fotografico #pianetaSANA di cui i 3 scatti migliori sono stati esposti in occasione della cerimonia di premiazione svolta nella seconda giornata del SANA.
Buyers da 30 paesi esteri
SANA è sempre più internazionale. Si sono presentati in questa edizione delegazioni commerciali da oltre 30 Paesi esteri, nell’ambito di un progetto di incoming organizzato con il supporto di ITA – Italian Trade Agency. Il programma, messo in atto anche nel 2018, agevola l’incontro tra le aziende espositrici della manifestazione fieristica e i buyer selezionati da ITA che hanno preso parte a incontri B2B, andando a comporre un calendario di appuntamenti su misura.